Spiegare chiarire raccontare giustificare ponderare soppesare consigliare domandare. Troppe parole e sfumature ed espressioni perchè ci si capisca davvero. Troppe prospettive troppe informazioni perchè si possa sapere se davvero stiamo pensando o riciclando idee. Basterebbe un fottuto sguardo a volte basterebbe guardare bene. Non lo facciamo mai. E allora ci si ritrova tra curiosità ed indifferenza ad andare avanti sempre e comunque. C'è quello che ti guarda quello dei buoni consigli quello che nei tuoi panni avrebbe già tutte le soluzioni. C'è quello che ti sputtana quello che sa sorridere quello che è comunque colpa tua quello che ha trovato la sua strada. E poi chi chiede e dà per scontato chi guarda il mondo dall'alto in basso chi suppone di non aver sbagliato mai chi sa vivere "meglio". E vili e sottili strategie sempre le stesse monotone idiozie e il solito spettacolo che deve continuare e i fenomeni e i "santi" e i "diavoli" e l'apparenza e gli strati e sotto forse ancora un po' di pelle. E poi il veleno dei paesi di provincia e la noia e sogni di scorta pronti in tasca che non si sa mai e l'attenzione la fiducia da non svendere e certi silenzi d'oro e altri che sono abissi.
Poi ci sono arrivederci e addii c'è musica che ti fa bruciare c'è qualche piazza da riempire c'è il finale che puoi rendere scintillante c'è il lusso della scelta e qualcosa da dimostrare soltanto a se stessi e un po' di disillusione e poi c'è sempre un'alba dopo ogni notte e poi un viaggio e occhi vecchi che sembrano nuovi e vite che a sentirle raccontare sembrano inventate. E c'è la calma e il semplice bisogno di ritrovarsi in un abbraccio in un gesto da niente in un sorriso c'è la voglia di eliminare le distorsioni. Allora guarda oltre guarda attraverso guarda a fondo immergiti che il fiato ce l'hai e anche il tempo per sprecarlo. Perchè c'è lo spettacolo di una bellezza decadente che commuove c'è la città e quel che c'era sotto ci sono chilometri di verde c'è da correre finchè non senti più le gambe c'è qualcuno che forse ti assomiglia sul serio c'è la pioggia e la rugiada e il sole che culla il tuo respiro ansante. Perchè poi con la voglia di fare o no con la superficialità ostentata o la "predisposizione al labirinto" con un credo o senza siamo vivi tutti ancora dannatamente vivi. Il tempo di stare sospesi sta finendo a ognuno la sua strada a ognuno il suo destino. Punto. E virgola.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento