domenica 30 maggio 2010

un passo

un passo
sulla terra che sanguina asfalto
sulle sue lacrime elettriche
sui suoi polmoni tagliati a metà
un passo
sulla scelta di un ovvio calvario
sui tuoi incubi confezionati
su un domani che ingurgiti a forza
un passo
su quelle inesistenti distanze
che incolmabili sembrano chiedere
quanto manca ancora per l'abisso
un passo
sul presagio del tuo fallimento
sulle fedi di porcellana
sopra quelli che restano indietro
un passo
sulle anime messe già in saldo
su parole che plasmi giocando
sui misteri ancora necessari
un passo
sui ricordi lavati a dovere
sulle ombre incollate alla strada
sull'infinito a brandelli

1 commento:

Hudna ha detto...

Vorrei mostrare il mio assenso, senza commentare, ed evitando parole banali, del tipo: "mi piace" >>(qui non siamo su facebook, per fortuna!!)