domenica 12 settembre 2010

Luna in saldo

L'abitudine scivola lenta
nel soliloquio dell'apparenza
ombra dell'ombra di un pensiero
masticato senza appetito
Vuoi un coltello per tagliare il cielo
e venderlo caro grammo per grammo
Vuoi un coltello che limi parole
per raccontare il giro dell'ovvio
In questo teatro di soli attori
di arrampicatori di specchi e cazzate
c'è un simil-tramonto, una luna in saldo
su centinaia di nuovi poeti
Mentre persino il silenzio non tace
ognuno s'inchina e prega al proprio altare
ombra dell'ombra del credo malato
di chi ama scopare con le proprie brame
Vuoi un coltello per tagliare il cielo
e venderlo caro grammo per grammo
Vuoi un coltello che limi parole
per raccontare il giro dell'ovvio
In questo teatro senza spettatori
di marionette che fingono vita
c'è un mare di carta, una luna in saldo
per centinaia di nuovi poeti




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