venerdì 22 ottobre 2010

Non mi ucciderà.

la strada che diviene

un intreccio di linee

pennellate distratte

violente e delicate

mentre il vento ti attraversa

ancora più distratto

e non hai neanche un momento

per trasformarlo in fiato

perdendo la consapevolezza

di avere delle gambe

proteso verso un appiglio indefinito

forse il posto che chiamo casa

non l’ho mai sentito

appartenermi così tanto

e corro

corriamo

col sangue che brucia

e la pioggia non lo bagna

la pioggia è uno scarabocchio

come la strada

come tutto al di fuori

del puro e semplice correre

è così che ci si dimentica di sé

o è così che ci si scopre reali?

non parole

non percezione

solo una dannata voglia

di non fermarmi

vorrei ricordarlo sempre

questo salto su un precipizio

che se lo guardi

il precipizio ti attraversa

vorrei ricordarlo ogni giorno

che considero un giorno sprecato

e non fermarmi

né fermarti, fratello

che a voltarsi

c’è quel dannato rumore

nell’aria confusa

scarabocchiata

come la pioggia

come la strada

nell’aria che i polmoni negano

che a voltarti

ci sono due occhi

due occhi, se ci pensi,

con tutte le altre cose

che fanno un uomo

né più né meno di noi

peccato che a noi tocchi correre

fino al muro per gridare “liberi”

fino al muro per sentire i brividi

di confine tra gioia e paura

oppure è una fortuna

che almeno noi corriamo

apro gli occhi

catturo un po’ di ossigeno

siamo stati il precipizio

il vento

scarabocchiati anche noi

indefiniti per un tempo infinito

che se l’infinito esiste

deve essere qualcosa di simile

ad un momento così

apro gli occhi

la pace è tachicardia

non ho un dio da ringraziare

per ora ringrazio la porta

alle mie spalle

che ritraccia il confine

tra me e quella pioggia pesante

quella pioggia malata

ogni cosa riprende i suoi contorni

lo sfumato e l’opaco

tornano forma e colore

scuro, ok,

ma comunque colore

mi guardo le mani

e penso, giurando,

per quel che si può

questa città

non mi ucciderà

questa città

non mi ucciderà

1 commento:

Pseudolce ha detto...

Se questi sono i risultati, mi sa che spaventarti è il modo migliore per stimolare la tua creatività...stai attento quando giri l'angolo.