mercoledì 30 dicembre 2009

Solo silenzio

Gioco col tempo che di solito gioca con me.
Lentamente lo assaggio con le dita... ha la consistenza dell'aria e il peso del nulla.
Sono ancora capace di provare rabbia, un pò meno di stupirmi.
Sono ancora capace di masturbarmi con grandi ideali, di immaginare rivoluzioni stando comodamente a casa.
Sono ancora capace di ridere delle mie contraddizioni e farmi il verso, di sentirmi ridicolo per aver creduto alle parole di qualcuno.
So bene quanto valgono le parole degli uomini. Eppure con esse gioco, di esse mi nutro e in esse respiro.
E' stupido chi crede? Vero.
Però viviamo tra sciacalli e mascherine, tra politicanti e prestigiatori, viviamo tra finti sorrisi e finte lacrime, nasciamo come figli dell'ignavia e cresciamo insieme all'abitudine.
Allora, per sentirmi vivo, traccio di nuovo i miei confini, segno il territorio.
Ho tirato le somme e fatto il mea culpa anche quando potevo benissimo evitarlo.
Ma non mi metto comodo, non mi lascio stare, non posso perchè è un altro il ruolo che ho avuto in sorte e che a volte m'illudo di aver scelto.
C'è chi gira in tondo, c'è chi non va mai via, c'è chi torna e chi non torna più.
A volte riusciamo a camminare fianco a fianco ed essere comunque soli.
A volte non siamo soli anche in assenza di contatto.
Forse siamo soltanto una bugia sulla bocca della vita, pronunciata distrattamente e trascinata via dal vento.
Eppure siamo la bugia più vera mai raccontata.


Cerco
la mia apocalisse
Provo
a graffiare un pò il mondo
Strappo
petali al mio destino
Chiedo
un altro raggio alla luna
In sordina
respiro quanto basta
Accetto
la mia innata incoerenza
Cerco
cerchi di fumo o nell'acqua
Spero
ci sia solo silenzio

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