martedì 12 aprile 2011

salita pontecorvo

vene in rilievo, ad intrecciare
la calma del legno, il flusso del rame
piedi scalzi, nello scalpiccio dei tacchi
e tra i benpensanti tenuti su dai lacci
tutto quel danzare dietro le rughe
di suoni e di donne e di amici e di luoghi
con un sorriso ti dice ogni cosa
e in quel sorriso l'hai già compreso
che è una bambina, l'eternità
ci giochi, poi invecchi, e lei resta uguale
ti aspetta, tu corri, l'hai fatta aspettare
ecco, si volta, e non tornerà
salita pontecorvo
è un altro maledetto giorno
come sempre mi ci perdo
e aprire gli occhi è il mio ritorno
salita pontecorvo
che sia benedetto il giorno
tra le grida di giubilo
di chi ha addosso la miseria
salita pontecorvo
è un posto come tanti
le nostre sono solo vite
e questo è solo un altro addio
salita pontecorvo
forse saprò ritrovarti
oppure non ti sto perdendo
e ogni saluto è una bugia

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